Un’impresa di successo si distingue dalle altre per le performance del proprio modello di business. L’introduzione del Business Design può fare la differenza.
Secondo Alexander Osterwalder, il modello di business è la logica con cui un’organizzazione, profit o non profit, crea, distribuisce e cattura valore. Valore per il cliente, che ha così un motivo per acquistare la proposta a lui riservata. Valore per la stessa organizzazione, poiché grazie ai ricavi generati dalla vendita, riuscirà a coprire i costi sostenuti e generare ulteriori profitti.
Senza questi ultimi, infatti, ogni azienda mette a rischio la propria sopravvivenza, perché senza risorse potrebbe avere difficoltà a ripagare i fattori produttivi.
Business Model Canvas
Il Business Design è la disciplina che si occupa di strategie aziendali seguendo la logica del valore. Secondo questa logica, ogni business è progettato attorno ad una proposta di valore per un determinato target di clienti.
Il Business Model Canvas è lo strumento che usa il Business Designer per mappare il modello di business esistente. La mappatura fa crescere la consapevolezza del proprio business e permette di definire gli input che renderanno il business più performante ed innovativo.
Quando si parla di performance aziendali, si fa riferimento a quell’insieme di misure e/o indicatori chiave chiamati K.P.I. (Key Performance Indicator). Questi elementi ci permettono di capire se possediamo un vantaggio competitivo nei confronti dei nostri concorrenti e ragionare così su eventuali margini di miglioramento. E, come per un atleta, il miglioramento può essere raggiunto solo dopo un’analisi dei progressi rispetto alle performance precedenti.
In altre parole, l’imprenditore non dovrebbe soffermarsi unicamente sugli indicatori economico finanziari, poiché da soli non permettono di ragionare sulle cause che hanno contribuito a generare i risultati di gestione.
Per tutti gli imprenditori che sentono la necessità di definire nuove strategie aziendali, un aiuto può arrivare proprio dal Business Design.
I sette interrogativi di Osterwalder
Osterwalder, l’ideatore del Business Model Canvas, nel suo libro “Value Proposition Design” identifica 7 punti chiave su cui interrogarsi, per valutare le performance del proprio modello di business.
Infatti, ragionando sulla modalità di generare ricavi, sull’entità della struttura dei costi e/o sulla capacità di proteggersi dai competitor, è possibile dare un primo giudizio sulle prestazioni dell’attività.
Questi i punti su cui riflettere:
- Facilità o difficoltà nell’abbandono da parte dei clienti (costi di transizione);
- Ricavi da vendite transazionali o presenza di vendite automatiche (ricavi ricorrenti);
- Capacità di generare ricavi prima di sostenere i costi (guadagnare prima di spendere);
- Struttura dei costi superiore o inferiore rispetto ai concorrenti (struttura dei costi);
- Presenza di partner esterni che sostengono in toto o in parte i costi per la creazione della proposta di valore (altri fanno il lavoro per te);
- Limiti alla crescita del business (scalabilità);
- Vantaggi sostanziali rispetto alla concorrenza (protezione dai competitor).
Questa consapevolezza è fondamentale se si intende agire sulle cause che determinano i risultati economico finanziari.
Se hai già mappato il tuo modello di business, scaricando il test di autovalutazione puoi misurare da subito le tue performance su una scala da 0 a 10 ed iniziare a definire le strategie di miglioramento.
A cura di:
Alfonso Panzetta, commercialista, formatore, consulente e fondatore di Innova Imprese, Cedfor e Scuola d’Impresa per Confartigianato. Dopo aver maturato una significativa esperienza nell’ambito della consulenza per le Micro e PMI, si è specializzato in Business Innovation Managing al MIP, la Business School del Politecnico di Milano. Oggi più che mai impegnato nei processi d’innovazione all’interno del sistema Confartigianato.