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Per affrontare la COMPLESSITÀ serve un’IMPRESA a “TRAZIONE INTEGRALE”

9 Agosto 2019

La maggior parte degli imprenditori che riescono a far rimanere (ancora) sul mercato la loro impresa, ce la fanno perché sono stati bravi a farsi conoscere negli anni grazie alla capacità di saper fare buoni prodotti o perché sono riusciti a distinguersi nel saper presidiare un mercato sforzandosi di cercare continuamente il prodotto giusto al prezzo più basso.

Come per un automobile, anche le aziende possono, quindi, essere a trazione anteriore, privilegiando un approccio più market-oriented oppure a trazione posteriore e quindi product-oriented, perché particolarmente brave nel creare prodotti e/o soluzioni per determinate categorie di clienti.

Se vediamo la cosa dal punto di vista del guidatore, su un percorso di guida abbastanza governabile e lineare, come quello che possiamo fare su strade provinciali, statali o ancora meglio su autostrade, i due approcci fondamentalmente si equivalgono. Anzi tanti automobilisti non riescono a vederne la differenze, che comunque rimangono in quanto a prestazioni e sicurezza sulle alte velocità. Ma al di là delle caratteristiche prestazionali, un driver con una buona mappa o ancora meglio se coadiuvato tecnologicamente da Google Maps o altre applicazioni similari, troverà sempre la strada più corta e/o più economica per raggiungere la destinazione desiderata. 

Il problema è che nell’epoca in cui viviamo, le strade un tempo più battute iniziano a diventare obsolete e non essendo più vantaggiose perdono di appeal. Inoltre, anche le stesse destinazioni iniziano a diventare superate e questo mette in forte imbarazzo chi alla guida di un mezzo non riesce a decidere in quale direzione andare. E per chi è alla guida di un impresa cosa succede?

Quegli imprenditori, driver con la responsabilità di guidare la propria organizzazione in un contesto diventato incerto per gli sviluppi imprevedibili causati da cambiamenti veloci, ampi e turbolenti. Non è facile prendere decisioni in un contesto complesso come quello di oggi ricco di elementi e informazioni che cambiano giorno dopo giorno.

Come si fa a condurre un impresa in contesti dove la tecnologia e l’innovazione permettono di riscrivere continuamente nuove regole, ridefinendo i contorni di nuovi mercati, in cui per poter essere efficaci e vincenti grazie, bisogna ricorrere a nuovi modelli di business.

Per continuare nella metafora, più che di “mappe” gli imprenditori hanno bisogno di saper utilizzare “bussole” o “sestanti” che gli permettano di leggere le stelle e  trovare la direzione più giusta.

Più di aziende a “trazione anteriore o posteriore” gli imprenditori hanno bisogno di aziende a “trazione integrale” che gli permettono di guidare la propria organizzazione su terreni impervi e scoscesi.

Quando parlo di impresa a “trazione integrale” intendo quell’azienda capace di fare business perché in grado di offrire sul mercato le migliori soluzioni di cui i clienti ne sono inconsapevolmente alla ricerca.

Avere un impresa a trazione “integrale” significa saper coniugare l’approccio all’innovazione e quindi alla progettazione di nuove soluzioni con l’approccio al marketing e alla comunicazione. Significa avere contezza del proprio business avendone sotto controllo le dinamiche economiche, finanziarie e patrimoniali sapendo muoversi anche dal punto di vista delle nuove fonti di finanziamento che permettono di rafforzare relazioni oltre che finanziare lo sviluppo del business.

Un’impresa a trazione integrale si ha, quando tutti i componenti, compreso chi ne detiene la leadership, hanno la capacità di rigenerare continuamente le proprie competenze e quindi il proprio saper fare accrescendo quelle abilità professionali che personali in grado di caratterizzare processi di crescita virtuosi.

Un imprenditore per avere impresa a trazione integrale deve quindi privilegiare tra le varie attività, lo sviluppo delle competenze per se e per le proprie persone, sui temi riguardanti la gestione manageriale, l’innovazione e la tecnologia, il marketing e la comunicazione, il controllo di gestione e la finanza innovativa.

I nostri percorsi sono progettati per creare le condizioni all’interno delle imprese per poter affrontare in maniera semplice la complessità del momento, attraverso la condivisione delle competenze, attraverso un adeguato supporto nelle fasi di cambiamento organizzativo.

Alfonso Panzetta

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